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15 décembre 2008 1 15 /12 /décembre /2008 22:30

  مدرسة دير المخلص، الإكليريكية الصغرى، الرعاية الاجتماعية، جون، الشوف، ص.ب.: 305 صيدا، لبنان       

 تلفون وفاكس: 975049/07، 975071/07، 665012/03  abdoraad@yahoo.comE-mail:

 

ميلاد  2008...   سنة  2009...

لنزرع الخير في كل مكان وزمان

أيها الأصدقاء، أعيدكم بهذه الكلمات: لنزرع الخير في كل مكان وزمان. أعيدكم جميعاً متمنياً لكم دوام الخير والبركات. وما الأعياد إلاّ دفق من الخير يبعث الفرح والرجاء وينعش الحب في كل قلب. إنها ذكرى افتقاد الله لشعبه بالخير.

دعا الله إبراهيم أبي الآباء، فكان في هذه الدعوة خير كبير للبشرية جمعاء. تجاوب إبراهيم مع دعوة الله متخطياً المنطق البشري فامتلاء هو وذريته خيراً. وها هو عيد الأضحى يعيد الخير إلى الذكرى فيضحي الناس بما عندهم ليوزعوه خيراً وأعمالاً صالحة.

وأتى السيد المسيح، متجسداً حاملا مجد الله والسلام والمسرة للبشر، فكان عيد الميلاد، عيد الأعياد وخير الله المطلق لبني البشر.

 

ويأتي عيد الميلاد اليوم...

ويأتي عيد الميلاد اليوم، من جديد، وأقلامنا خائفة، مبعثرة ومتعثرة... كيف لها أن تكتب سلام الميلاد والحرب تجتاح الأرض، كيف لها أن تنشد مسرة للناس، والناس يهجرون من أرضهم، يحرمون من حقوقهم، أو يستشهدون في بيوتهم، والباطل يعتدي على الحق... لا المسيحي راض بما هو فيه من ألم، ولا المسلم ولا البوذي... كلهم يئسوا من رائحة الموت وطعم الشر.

 

وتبقى مسيرة الخير...

وتبقى مسيرة الخير خيار أبناء الله الحق. إن كانت الأعياد ذكرى افتقاد الله لنا بالخير، والميلاد افتقاد للبشرية جمعاء، فحري بنا أن نفتقد من هم بحاجة إلى التعزية والمساندة. فلنجعلن من أعيادنا إذاً ينابيعاً متدفقة بالعطاء والخدمة. فلنعط من وقتنا ومن فكرنا ومن مالنا، على قدر استطاعتنا، كي تستمر مسيرة الخير.

 

أشكركم... وأطلب منكم

أشكركم أيها الأحباء، القريبين والبعيدين، لأنكم ساهمتم في نشر الخير. لولاكم لما استطعنا أن نحقق الفرح عند كثيرين، ولما استطعنا أن ندخل دفء محبة يسوع إلى قلوب أطفالنا.

وأطلب منكم دوام المساندة التي ما زلنا بأشد الحاجة إليها كي نرمم ما تهدم ونبلسم ما تجرّح، ونزرع الخير في كل مكان وزمان.

 

ولنرفع الصلاة معاً

ولنرفع الصلاة معاً كي يتصالح، بروح الميلاد، كل أبناء الوطن المتخاصمين، كي نستطيع معا افتقاد عالمنا الممزق بزرع بذور السلام والعدالة والكرامة الإنسانية، وكي نسير كلما وفق تعاليم صاحب العيد فتقودنا إلى الخير والسعادة الحقيقيين.

 

وكل عام وأنتم بألف خير

الأب عبدو رعد ب.م.

 

 

 

لمساهمتكم في عملنا الاجتماعي:  02 055 001 462 739400 - بنك عوده، فرع عبرا، لبنان

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23 novembre 2008 7 23 /11 /novembre /2008 17:35
 

Lernreise in den Libanon und Arbeitsabenteuer im Ecole St. Sauveur

in der Nähe von Saida vom 29. September – 2. Oktober 2008

von Studierenden der Sozialarbeit/Sozial- und Religionspädagogik an der Evangelischen Fachhochschule Berlin

Im Rahmen einer ökumenischen Lernreise in den Libanon besuchen wir vom 17.9. bis 11.10.2008 verschiedene soziale und religiöse Projekte und Einrichtungen. Ein besonderes Anliegen dieser Reise ist es, möglichst intensiv das Land und die Menschen kennen zu lernen und mit ihnen zu leben. Wardaniyeh, ein kleines Dorf in der Nähe von Saida, bietet sich als guter Lebens- und Lernort an. Das Gästehaus „Dar Assalam – für soziokulturelle Reisen“ wird von Latife Abdulaziz und Said Arnaout geleitet. Das Haus steht mitten im Dorf; hier beobachten wir Kinder beim Spielen, wünschen den Nachbarn zum Fastenbrechen im Ramadan „Sachtein“ (Guten Appetit), bei Stromausfall schaltet sich die Notbeleuchtung ein, der Muezzin weckt uns mit seiner Melodie und die Traktoren rollen zu den umliegenden Olivenhainen ‑ wir tauchen in die Klänge und Genüsse des Or(ien)ts ein.

Das Griechisch-Katholische Kloster Deir Muchales mit seiner Schule (plus Internat) St. Sauveur liegt eine halbe Auto­stunde von Wardaniyeh entfernt.

Was war es, was uns beim Besuch des Klosters und der Schule auf die Idee brachte, hier mitarbeiten zu wollen? ‑ Die Abgeschiedenheit und Sinnlichkeit dieses Ortes im Shoufgebirge mit Blick auf das Meer und die Berge des Libanon, das Staunen beim Anblick der Ikonen in der Kirche, der Schulumbau und das lebendige Lernen, was hier stattfindet oder die warmherzige Aufnahme durch den Schulleiter Bruder Abdo Raad.

Immer wieder fasziniert es, mit welcher Leichtigkeit hier im Libanon eine Idee konkret umgesetzt wird. Gesagt, getan und so haben wir vier Tage im Internat mit Hand angelegt und Schutt geschaufelt, Betten und Mobiliar gereinigt, Wände gestrichen, Schlafsäle und Räume ein- und umgeräumt etc.

Auf diese Weise konnten wir handfest miterleben, wie Kinder hier aufwachsen und mit welchem Standard diese renommierte Internats-Schule arbeitet.

Die Klassenzimmer für die Kleinen der ersten Klasse haben unsere Fantasie angeregt. Jeder Raum erstrahlt in einer anderen Farbe – hier entsteht eine kinderfreundliche Atmosphäre, in der Lernen Spaß und Freude macht.

Wie in anderen Projekten auch, erleben wir in St. Sauveur engagierte und begeisterte Menschen, die solche Orte erst wirklich zum Leben erwecken. Sie sind der wahre Reichtum und oftmals prägender als ein privates Zimmer voller Spielsachen oder ein eigener PC, wie wir es aus Deutschland teilweise kennen.

Gern wären wir dabei, wenn die Kinder nach dem Ende des Ramadan am 6. Oktober 2008 zur Schule kommen und ihre neuen Klassenzimmer und Schlafraume beziehen.

Wir danken allen, die uns diese Arbeits- und Lernzeit ermöglicht haben: der Küche, die uns jeden Tag köstlich versorgt hat, den Kollegen, mit denen wir mit Hand und Fuß ins Gespräch kamen.

Allen Lehrern, Erziehern und der Schulleitung wünschen wir viel Freude und Leichtigkeit in der Begleitung der Kinder.

Natalie Hodan, Elsa Lidola, Kira Krüger, Anja Kullrich, Dörthe Poppen, Marius Bothe, Martin Homa und Prof. Dr. Hildrun Kessler, kessler@evfh-berlin.de

Ecole Saint Sauveur 1.10.2008 

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16 novembre 2008 7 16 /11 /novembre /2008 19:17

 

P. A. RAAD, programme de parrainage, B.P. 22 Zahlé, Liban, Tél 00961.3.665012.  E-mail: abdoraad@yahoo.com

  Smile-from-Heaven.jpg

Lettera di Natale 2008

 

Carissimi Amici

La pace del Natale sia con voi.

Ora che mi metto a scrivere questa lettera per voi, mi viene il ricordo di una lettera che ci è stata mandata anni fa da Don Mario Bandiera su forma di un albero che comincia con queste parole: CHE NE DICI SIGNORE SE IN QUESTO NATALE FACCIO UN BELL’ALBERO DENTRO IL MIO CUORE E CI ATTACCO, INVECE DEI REGALI, I NOMI DI TUTTI I MIEI AMICI?  

Sull’albero che vogliamo fare per Natale 2008, vi assicura che i vostri nomi saranno presenti. Questi nomi sono presenti nel nostro cuore. La vostra solidarietà è presente nella nostra vita di ogni giorno.

Da anni che collaborate con noi tramite il programma di adozione a distanza. Questo programma che aiuta bambini ormai su diverse parti del territorio libanese.

Siamo fieri e nello stesso tempo, fortunati, che quest’aiuto da parte del CMDN continui. Un aiuto che porta tanti beni visibili ed invisibili.

I beni visibili sono gli aiuti dati ai bambini, e il lavoro sociale compiuto. Ad alcuni, per poter andare a scuola, ad altri, per poter comprare vestiti, ad altri per poter mangiare un pasto caldo… I beni non visibili sono gli effetti della parola di Dio che, attraverso il lavoro sociale, si incultura, ridona speranza e dignità agli uomini.

Di speranza e di dignità ne abbiamo tanto bisogno, soprattutto in quel Oriente in cui i cristiani sono sempre di più massacrati e costretti a fuggire. Di coraggio e di testimonianza ne abbiamo bisogno soprattutto nella società libanese in cui si mescolano tante confessioni e vivono momenti di sfiducia e di attesa.

Parlare in nome di Cristo! Non è una missione facile nella complessità delle religioni in Libano. Vivere insieme non è nemmeno facile. Questa vita insieme diventa, molte volte, un vivere accanto dell’altro e non con lui a causa delle difficoltà ad entrare in relazione con un mondo diverso dal punto di vista religioso, culturale e politico.

Purtroppo si parla di meno e si lavora di meno in nome di Cristo. Forse per paura, o per vergogna, o per rispetto del dialogo o della differenza…

Il futuro dei cristiani in Oriente e pure in Libano sembra essere oscuro… Purtroppo i cristiani fuggono. Alcuni a causa delle persecuzioni e delle guerre, talvolta tra loro stessi, altri a causa della povertà o della disoccupazione, altri a causa del sistema sociale. Nel settimo secolo, i cristiani costituivano il 95% della popolazione del medio orientale. Oggi, sono quasi 6 o 7%. Negli 20 anni prossimi se non ci saranno cambiamenti inaspettati dimezzeranno verso il 3%. Basta vedere oggi il caso grave che colpisce i cristiani in Iraq. In 6 anni, dall’inizio dalla guerra americana, il numero è calato da 2 milioni a 50 mila! Morire, convertirsi all’islam, pagare o fuggire, sono le scelte da fare. A Gerusalemme i 53% dei cristiani della popolazione nel 1922, sono precipitati al 2% oggi. Non abbiamo ancora dimenticato l’eccidio di circa un milione e mezzo di cristiani armeni in Turchia, dove oggi non rimangono che circa 90 mila cristiani. Il Libano, che dal 1840 ha registrato quattro guerre intestine a sfondo confessionale, ha visto il numero dei cristiani crollare dal 55% della popolazione dall’indipendenza nel 1932, a circa il 27% odierni. La situazione è molto pesante anche in Egitto, dove i copti, che rappresentavano il 15-20 % della popolazione all’inizio dello scorso secolo, oggi sono soltanto circa il 6%.

In quasi tutti i paesi musulmani, dall’ Algeria al Pakistan, dall’Indonesia alla Nigeria, dall’Arabia Saudita alla Somalia, al Sudan… i cristiani sono vittime di discriminazioni.

Persecuzione, guerre, povertà… sono problemi difficili a risolvere. A questi si aggiunge il problema dell’indifferenza mondiale verso i cristiani: gli aiuti sono pochi, il supporto morale è quasi inesistente... Tutto ciò provoca un’indifferenza dei cristiani orientali verso la loro missione ed il volere partire per cercare una vita migliore in terre nuove.

Di fronte a questa situazione una grande domanda si pone: perché lavoriamo ancora in queste terre? Non è meglio forse lasciare tutto e partire in Europa o in America…? Umanamente e logicamente sarebbe meglio non sprecare più forze in queste terre. Ci dispiace che la Chiesa (la comunità dei cristiani) rinunciasse a questa missione e decide di immigrare.

Noi restiamo, perché, come Chiesa e come operatori sociali cerchiamo di essere presenza di Cristo nel mondo. Egli non ha detto dove due o tre cristiani si radunano nel nome mio sarò presente tra loro, ma ha detto due o tre. Basta che uno dei radunati parla in nome di Cristo perché egli sarà presente. Riteniamo che il nostro apostolato è un’avventura  missionaria che non conta sulla forza umana. Crediamo alla verità di Gesù Cristo, la verità che illuminerà, un giorno, tutti gli esseri umani. I primi cristiani non vivevano condizioni migliori, eppure hanno resistito fino alla fine della loro vita e hanno compiuto il loro dovere missionario. La vera chiesa è quella che supporta la sofferenza. Non crediamo forse alla chiesa sofferente? Non crediamo forse à Gesù sulla croce?

Non vogliamo obbligare nessun cristiano a restare perché sappiamo quanto è grande la sofferenza, ma vogliamo noi stessi, almeno per il momento, compiere questa missione della resistenza, della lotta contro il male ed il fanatismo. E la logica della pace contro la guerra e del perdono contro l’offesa.

Questa logica ha bisogno d’atteggiamenti profetici per proclamare la difesa dei diritti umani e per lottare per tutti gli oppressi. E la logica di Natale. Natale è gia un’epifania. La festa di Natale nei primi secoli era quella dell’Epifania. E la luce di Dio che illumina e trasforma il mondo. E la presenza divina che susciti realmente una forza in noi.

Il vostro sostegno, cari amici, entra in questa logica. Grazie alla vostra generosità si continua a sperimentare la forza di Natale e l’amore di Dio.

     Vi abbraccio tutti, e vi mando affettuosi auguri per un meraviglioso Natale e per un buon anno pieno di successo e ricco di soddisfazioni.

 

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14 novembre 2008 5 14 /11 /novembre /2008 17:15

Samedi 3/11/2007

Une session de formation intitulée «Méthodologie» dans la série «Rives Sud Sésame» a eu lieu au collège Saint Sauveur en collaboration avec la librairie Samir. Plusieurs écoles y ont participé, citons celles de Jezzine, Machmouché, Deir El Quamar….

 

Lundi 19/11/2007

Echange des engagements et des responsabilités entre Père Georges Iskandar ex recteur et Père Abdo Raad, recteur. A l’occasion, une rencontre a eu lieu avec les professeurs qui lui ont fait connaissance tout en souhaitant la bonne chance à Père Georges dans son nouvel engagement.

 

Mardi 18/12/2007

Célébration de la fête de Noël où de divers cadeaux ont été distribués aux élèves. Cette cérémonie a été filmée par la télé italienne qui a aussi émis un documentaire portant sur l’école, son programme et ses activités, en présence du bénévole Frédérico Focachi.

 

Mardi 29/1/2008

Fêter l’anniversaire de tous les élèves et employés nés en Janvier en dégustant un délicieux gâteau !

 

Vendredi 22/2/2008

-Une interview télévisée a été effectuée avec Père Abdo Raad, recteur, en compagnie des deux enseignantes Samar Mezher et Raida Farés à la chaîne Sat7.

-Les petits séminaristes ont parcouru le chemin sanctuaire du Père Béchara Abou Morad, partant de Joun jusqu’au couvent Saint Sauveur.

 

Jeudi 20/3/2008

Cinq cent enfants faisant partie de 13 associations de diverses régions libanaises ont participé à la «journée de l’enfant» organisée par l’assistance sociale du collège. Au début, Père Abdo, recteur, leur a salué tout en souhaitant que cette journée soit un motif et un exemple devant les politiciens dans le but de lutter pour la paix en dénonçant toutes formes de violence. Ensuite le député Salim Aoun a pris la parole pour souhaiter à tous les enfants du monde la joie, la paix et un meilleur avenir.

Le supérieur général du couvent Saint Sauveur, l’archimandrite Jean Faraj leur a distribué des brochures portant sur les droits de l’enfant. Quelques enfants ont lu des passages de l’Evangile et du Coran dans le but d’inciter la société à avouer et imposer leurs droits d’une façon meilleure. Puis ils ont assisté à un film documentaire de l’acteur syrien «Doreid Laham» sur ce même sujet.

La cérémonie est terminée par un déjeuner, des cadeaux et des photos de souvenir.

 

Vendredi 6/6/2008

Comme toutes les années précédentes, le collège a fermé le rideau de son année scolaire 2007-2008 en présentant la fête de fin d’année sous l’honneur du supérieur général l’archimandrite Jean Faraj et en présence du représentant de l’ex président «Michel Aoun» le colonel Fawzi Abou Farhat, représentant du député «Bahia Hariri» docteur Adnan Rawass, représentant du député «Walid Jonbolat» monsieur Salem El Sayed, représentant du député «Nehmé Tohmé» monsieur Toni Antonios, le député Salim Azar, la mère supérieure des sœurs salvatoriennes, les pères conseillers du couvent, un bon nombre de maires, des représentants de «Huzbollah», des directeurs des écoles, la comité des parents, les parents des élèves, les professeurs et employés du collège.

Après l’hymne national et celui du collège, monsieur Assad Srour, professeur de musique, et ses élèves ont accueilli le Père Recteur, Abdo Raad, qui a lancé son discours aux invités. Ensuite, l’archimandrite Jean Faraj a distribué les diplômes aux élèves de la EB9 en promotion. Puis un groupe d’élèves a présenté la pièce de théâtre «Mokhtar El Makhatir» écrite par madame Rita Antoun et monsieur Georges Eid. Après la scène, tout le monde a visité l’exposition des travaux manuels effectués par nos élèves. Cette inoubliable journée s’est terminée par un «dîner villageois» qui a accueilli un bon nombre de personnes raté il y a des années.

 

 

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